La città muta, #2

Turismo predatorio, archittetura ostile, gentrificazione, africapitalismo, municipalismo nero, sfratti, mercificazione del patrimonio culturale. Trasformiamo le città!

Il frutto più puro, il vino più naturale, il pane come una volta: la ricerca dell'origine autentica trasforma il cibo da oggetto in esperienza. Ma questo turismo esperienziale costruisce un'industria dalle fondamenta fragili e impoverisce la biodiversità.

L’architettura della città neoliberista è il riflesso di una paranoia securitaria che, da più di un ventennio, orienta le politiche pubbliche adottate su scala locale: gli spazi urbani che attraversiamo quotidianamente sono progettati unicamente a misura di occupato.

Sembra la periferia di Gotham City, ma è quella di Firenze. Alla gentrificazione guidata dai grossi gruppi immobiliari si aggiunge quella dei piccoli proprietari. Il risultato? Quartieri senza anima, dove il centro commerciale è l'unico spazio di aggregazione.

Fiction. Il primo racconto del #2 di menelique. Un commiato simbolico alle periferie del boom industriale.

Fiction. Il secondo racconto del #2 di menelique. Uno scrittore redivivo non riconosce più la sua Napoli.

Brandizzazione del religioso, anticomunismo, nazionalismo, oligarchi che costruiscono chiese per ottenere visibilità. Ecco la dimostrazione muscolare della Chiesa ortodossa rumena, che a Bucarest erige la cattedrale più alta del mondo proprio di fronte al parlamento.

Xi’an è la culla della civiltà cinese: antica capitale per tredici dinastie e approdo della Via della seta. Ma la privatizzazione del patrimonio culturale ha portato a costruire 50 templi, assumere falsi sacerdoti e quotare in borsa l’antico Tempio del Dio della Fortuna. Articolo disponibile in esclusiva online su Il Manifesto.

Fiction. Il terzo racconto del #2 di menelique. Un agente immobiliare e la sua triste epifania: si sono mangiati il quartiere. Ascolta il PODCAST di questo racconto!

Fiction. Il quarto racconto del #2 di menelique. A parlare, questa volta, è un antico palazzo di Venezia.

Riedizione del ‹capitalismo nero› di Nixon, l'africapitalismo del magnate nigeriano Elumelu è ormai il modello da seguire. A Lagos, capitale della povertà, questo significa sgomberare migliaia di persone per far posto ai paradisi per miliardari, come Banana Island.

Come il punk, gli squat non sono morti. L’occupazione di edifici per arginare l’emergenza abitativa e la mancanza di strutture per l’aggregazione sociale è in continuo aumento. Madrid ne è un esempio. Esclusiva online su Dinamopress!

La civile Svezia è uno dei centri dello squatting europeo. Negli anni 60 è stata pioniera degli attuali centri sociali. Ma le occupazioni non sono riuscite a mettere in discussione la proprietà privata, a causa di un forte impianto statale.

Se vogliamo passare dalla spirale di morte della società, che decenni di liberismo ci hanno imposto, a una nuova società che soddisfi le aspettative dell’umanità, dobbiamo creare una rete di città, paesi e villaggi coraggiosi. Ecco che cosa è il municipalismo radicale. Da ROAR magazine #6 e Ciutats sense por.

La sindaca di Barcellona ha le idee chiare. Il ‹municipalismo globalizzato› può arginare il neofascismo e ridare potere alle persone. Sta a noi lavorare assieme per allargare l’orizzonte del possibile. Da Ciutats sense por.

L'estrema destra può appropriarsi del municipalismo. Dobbiamo riflettere sui pericoli delle politiche locali per evitare che questo accada.

La sezione culturale di menelique magazine. Una conversazione, quattro recensioni, un racconto.

Le città sono gestite come fossero aziende, benvenuti a Amazonville!

Anche le ONG possono essere veicolo di razzismo.

African Cities Reader è una rivista biennale che unisce autori e autrici provenienti dall’Africa e dal mondo intero per sfidare l’attuale rappresentazione della vita urbana nel continente africano. È prodotto dalla collaborazione di Chimurenga e di African Centre for Cities all’Università di Città del Capo, Sudafrica.

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Una realtà che profuma di distopia: il viaggio ventennale di Torino verso la gourmet gentrification.

La storia delle occupazioni autogestite di Città del Messico. Dal '68 al Zapatismo fino a oggi.